La Zona ‒ 2019

installation
pvc flex, polycarbonate, nylon
200 cm x 100 cm

La paradossale condizione di chi si sposta risiede nel fatto che, se da un lato si è mossi dal desiderio di cambiamento, dall’altro, si tenta continuamente di rintracciare gli elementi essenziali del luogo di appartenenza. È un andare verso un altrove cercando di restare qui. Tutto ciò si palesa chiaramente nella formula ESI (Earth Similarity Index), che serve, appunto, per calcolare il grado di somiglianza degli altri pianeti rispetto alla Terra. Riprendendo i fattori di cui si compone tale formula, si è creato un html non funzionante, ovvero un habitat informatico, un mondo ideale che, in quanto tale, risulta irraggiungibile. Come nella “zona” della celebre pellicola di Tarkowskij, un sottile telo in pvc diventa un luogo da percepire come lontano e su cui proiettare tutte le aspettative di felicità.

People who move are driven by the desire of changing and, at the same time, the spasmodic research of the essential elements of homeland. It is like moving elsewhere trying to stay here. That’s what the ESI (Earth Similarity Index) seems to suggest, since it is for calculating how similar a planetary-mass object or natural satellite is to Earth. Using the formula we have created a non-functioning html, that is to say, a virtual habitat, an ideal world that, as such, is unreachable. As in the “Zone” of the renowned Tarkowskij’s movie, a thin pvc sheet becomes a far place on which projecting expectations.